SALUTE
TRAUMI MUSCOLARI: QUAL' E' LA VERA CAUSA?
L’allenamento quotidiano viene spesso interrotto dagli infortuni. Cerchiamo di capire quali sono le principali cause che scatenano queste situazioni invalidanti.
Tendiniti, pubalgie, sovraccarichi articolari, lombo-sciatalgie sono spesso la conseguenza delle sedute di allenamento. Perché si verificano questi infortuni e a cosa sono dovuti? Gli attrezzi utilizzati per l’allenamento e gli strumenti di misurazione e di rilevamento dei gesti tecnici sono sempre più moderni ed efficaci. Nell’era del progresso e dell’elettronica per quale motivo gli infortuni aumentano continuamente sia nello sport professionistico che in quello amatoriale?
La posizione assunta è rilevante
La risposta è da cercare nel rapporto che si viene a formare tra esercizio eseguito e qualità della posizione del corpo (atteggiamento). L’atteggiamento del corpo esprime il potenziale dinamico del soggetto, le sue zone di compenso, i sovraccarichi che dette zone devono sopportare per inefficienza di altre strutture muscolari/articolari.
I contenuti di ogni esercizio, spesso validi e costruttivi, vengono vanificati dall’errata posizione che il bacino, la gabbia toracica, e tutte le articolazioni interessate al gesto, assumono come compenso quando il rapporto tra la capacità dei muscoli stabilizzatori (in particolare l’addominale) diviene negativa rispetto alla dinamica di strutture muscolari più potenti che agiscono rispetto le leve corporee.
L’importanza degli addominali
Consideriamo la muscolatura addominale come un bungee jumping che stabilizza la dinamica nel carico che vi è applicato nella fase di allungamento (capacità auxotonica muscolare) e la dinamica e le azioni nei vari gesti motori come la resistenza che si oppone al bungee jumping (addominale). Quando la capacità degli addominali stabilizzatori è in grado di regolare positivamente gli angoli di utilizzo degli altri muscoli gli atteggiamenti delle varie articolazioni del corpo sono sincroni e sinergici.
Se paragoniamo l’addominale nella sua azione in allungamento eccentrico ad un telaio di una moto, dobbiamo affermare che è necessario che il telaio sia più forte della reazione che il motore (muscoli deputati alla dinamica del movimento) esercita su di esso.
La capacità della muscolatura addominale e la qualità della posizione del corpo identificata come atteggiamento globale delle varie articolazioni che intervengono nell’esercizio sono la garanzia che quanto c’è di valido all’interno dell’esercizio stesso venga assimilato dall’utente. Per gli stessi motivi l’esercizio non produrrà residui negativi e conseguenti traumi.
Due atteggiamenti a confronto
Dobbiamo quindi identificare come far lavorare la struttura addominale rispetto ai principali atteggiamenti del corpo:
angolo del bacino a 90 gradi rispetto agli arti inferiori (corpo carpiato: posizione 1, potete vedere una dimostrazione andando su www.posturaesport.com/esercizi-con-gli-elastici-piano-inclinato/)
angolo del bacino maggiore di 180 gradi rispetto agli arti inferiori (corpo esteso: posizione 2, , potete vedere una dimostrazione collegandovi al sito www.posturaesport.com/esercizi-con-il-pallone-direzionale/).
In questi due atteggiamenti il bacino ha una rotazione ed uno scivolamento sagittale opposto tra la posizione 1 e la posizione 2, ma l’addominale, pur cambiando la propria inclinazione, lavora sempre con la stessa lunghezza. Per evitare i traumi muscolari e da sovraccarico articolare dobbiamo essere certi che tutti i muscoli del corpo agiscano sia in contrazione dinamica (concentrica ed eccentrica) che in contrazione statica opportunamente collegati in reciproca sinergia con la muscolatura addominale.