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FITTE AL CUORE: QUANDO E' IL CASO DI PREOCCUPARSI E PER QUALE MOTIVO SE NE PUO' SOFFRIRE
Come riconoscere le fitte al cuore e come comportarsi senza farsi prendere dal panico
A ognuno di noi sarà capitato qualche volta di sentire delle fitte al cuore improvvise. In alcuni casi si tratta di dolori pungenti che arrivano quando meno ce lo aspettiamo e che possono colpire la regione nella quale il cuore risiede. Per quanto tali avvenimenti possano giustamente causare timori in chi ne è purtroppo vittima, non sempre c’è da temere per la propria salute.
Attraverso quest’articolo analizzeremo meglio i sintomi, in modo da trovare una spiegazione plausibile e cercare di capire se c’è realmente bisogno di preoccuparsi oppure no.
Le fitte al cuore in genere si manifestano in maniera piuttosto acuta e in certi casi si tratta addirittura di dolori lancinanti, accompagnati da una sensazione di pesantezza al petto o difficoltà a respirare. Un affaticamento che non dipende né dal cuore, né tantomeno dall’apparato respiratorio, bensì dal dolore stesso che vieta al torace di chi ne è vittima di espandersi come di norma. Questo disturbo, spesso è molto breve; si tratta infatti di pochi minuti al massimo e si risolve in maniera del tutto autonoma.
Le cause che stanno alla base delle fitte al cuore possono essere molteplici; l’ansia per esempio è uno dei motivi principali. Può capitare a molte persone che in quei periodi in cui si è sotto stress, il corpo ne risenta particolarmente. Altre cause possono essere rintracciate anche nelle semplici tensioni muscolari, nei traumi, in dolori intercostali o in un processo infiammatorio in corso.
La cosa migliore da fare in questi momenti di “terrore” è mantenere – quanto più è possibile – la calma, respirare piano e lasciare passare i sintomi.
Tuttavia se il disturbo persiste in maniera frequente è opportuno rivolgersi a un medico e procedere con l’eventuale visita specialistica.
Quali sono le cause delle fitte al cuore
Come abbiamo riportato nel paragrafo precedente, il nostro stato d’animo gioca un ruolo fondamentale. In periodi di forte stress è facile somatizzare e creare una sorta di dolori fantasma o contrarre i muscoli perché si è arrabbiati e magari anche stanchi per via del troppo lavoro.
Un altro aspetto che di certo non va trascurato è la postura scorretta. Anche in questo caso si ha la tendenza a contrarre i muscoli e provocare affaticamento, forti dolori e crampi inaspettati. Un insieme di sintomi che possono preoccupare e incutere una certa paura facendo pensare magari a un infarto. In momenti del genere può diventare facile avere pensieri nefasti, considerando che spesso si è in preda alla tachicardia e a una sudorazione eccessiva
Che cos’è il cuore?
Il cuore è un organo essenziale per lo stato di salute dell’uomo; per la precisione si tratta di un organo cavo suddiviso in quattro camere, cioè due atri e due ventricoli, sovrapposti nel lato sinistro e destro e divisi tra di loro da pareti chiamate setti.
Quando è necessario l’intervento dello specialista
Se le fitte sono rapide, sporadiche e non dissimili da quelle descritte finora non c’è da preoccuparsi. Diversamente, se il disturbo è insistente e non si risolve in pochi minuti è necessario fisare un appuntamento dal proprio cardiologo di fiducia.
Laddove il malanno fosse particolarmente forte, accompagnato da altre sintomatologie quali sensazione di oppressione, vertigini, confusione, bruciore al petto e al braccio sinistro, reale difficoltà a respirare e nausea. Si richieda subito l’intervento di un medico o meglio ancora del pronto soccorso più vicino, poiché in tal caso potrebbe trattarsi di un infarto.
Cosa fare in condizioni gravi
Dal momento in cui si è consapevoli che non sono semplici dolori muscolari o ansia, occorre chiamare immediatamente i soccorsi.
È importante ricordare che se non si è degli esperti di soccorso primario, meglio limitarsi a mantenere il soggetto sveglio e cosciente, cercare di calmarlo, evitargli sforzi di qualsiasi tipo e favorire la respirazione alzandogli leggermente il busto.
Nel caso si ha a disposizione dell’ossigeno è opportuno usarlo, col fine di aiutare la respirazione finché non arrivano i soccorsi immediati.