SALUTE

DIRE ADDIO ALLA STANCHEZZA GRAZIE ALLA CARNITINA

La stanchezza fisica e mentale

Ci sono alcuni periodi in cui ci si sente al massimo delle proprie energie, mentre altri in cui non si ha la forza di fare nulla. Queste situazioni possono diventare un problema, soprattutto se si prolungano per diverso tempo perché possono andare a compromettere la qualità della vita.

Si stima infatti che una quota compresa tra il 5 e il 25% della popolazione soffra di stanchezza, con un’incidenza maggiore per quanto riguarda donne e anziani.

Inoltre, la stanchezza può essere sia di tipo fisico – caratterizzata da spossatezza e svogliatezza, debolezza muscolare e affaticamento – che mentale – e quindi con mancanza di concentrazione, sonnolenza, stress e nervosismo.

Ci sono alcuni periodi in cui ci si sente al massimo delle proprie energie, mentre altri in cui non si ha la forza di fare nulla (credit: stock.adobe.com)

In questi casi occorre dunque approfondire le cause di questa stanchezza fisica e mentale, spesso correlate a deficit di energia.

Il deficit di energia

Il deficit di energia che si presenta nell’organismo si può distinguere in due tipologie:

deficit energetico di tipo transitorio, ovvero caratterizzato da un periodo temporaneo di carenza di energia da parte dell’organismo. Questa carenza può essere innescata da diverse condizioni: come per esempio da una dieta improvvisata che non garantisce il giusto equilibrio di nutrienti.

Altre volte è correlata a un periodo di convalescenza o all’uso di farmaci, infatti le infezioni (batteriche o virali) e gli interventi chirurgici aumentano circa del 30% la richiesta di energia. Infine, anche il banale cambio di stagione richiede un apporto energetico maggiore per contrastare il cambio di temperatura.

Deficit energetico cronico, che si caratterizza invece per una durata maggiore, tra le due o tre settimane. La causa più comune è l’invecchiamento, infatti con l’avanzare dell’età le nostre cellule faticano a produrre l’energia necessaria all’organismo. Anche le malattie croniche come il diabete, all’anemia o uno stato di stress fisico e psicologico possono causare questa condizione.

Alla base del nostro fabbisogno energetico vi è una sostanza che ricopre un ruolo chiave nella produzione di energia nell’organismo: la carnitina.

Il ruolo della carnitina

La carnitina è una molecola scoperta nel 1905 in un estratto di carne bovina, da cui da deriva appunto il suo nome. La carnitina assume un ruolo centrale nei processi metabolici: questa sostanza è infatti fondamentale per trasportare gli acidi grassi nei mitocondri. 

Possiamo considerare i mitocondri come le centrali energetiche dell’organismo, dove gli acidi grassi vengono ossidati per produrre energia sotto forma di ATP (acronimo di adenosin trifosfato).

La carnitina quindi è una molecola essenziale per la nostra salute, poiché permette la trasformazione dei cibi nelle sostanze che ci fanno sostenere tutti gli sforzi quotidiani. Per questo motivo, la carnitina può essere vista anche come un antidoto alla stanchezza fisica e mentale.

In condizioni normali, il nostro organismo produce il 25% del fabbisogno di carnitina e ricava il restante 75% dall’alimentazione. Le principali fonti di carnitina sono le carni come quelle di pecora, agnello, manzo, maiale e coniglio; seguono in misura minore i formaggi e alcune fonti vegetali.

Nel caso in cui l’alimentazione non basti a fornire all’organismo la giusta quantità di carnitina necessaria si può sopperire alla carenza attraverso un’integrazione. Grazie alla supplementazione si può migliorare sensibilmente la nostra qualità della vita.

Gli integratori a base di carnitina possono essere dunque un valido aiuto per poter finalmente dire addio a quella sensazione stanchezza e ritrovare lo sprint giusto per affrontare al meglio le sfide quotidiane!