SALUTE

COME CAPIRE CHE MAL DI SCHIENA HAI?

Il mal di schiena viene solitamente avvertito come un senso di dolore e fastidio, accompagnato o meno da intorpidimento, formicolio e rigidità muscolare alla schiena, più comunemente nella parte bassa (colonna lombare), con possibile coinvolgimento e irradiamento agli arti inferiori.

Capire di che mal di schiena si tratta, e quindi diagnosticare quale tipologia, è abbastanza semplice, anche se il consulto di un medico potrà inquadrare con precisione il mal di schiena in base alla posizione, parte alta o bassa della schiena, ma anche in funzione ai sintomi e alle possibili cause come postura, movimenti meccanici o presenza di patologie come l'artrosi. 

Sintomi comuni del mal di schiena

dolore di diversa entità, da lieve a molto acuto

formicolii,

rigidità muscolare

indolenzimento

ostacolo alla libertà di movimento

Il mal di schiena è più comunemente collocato a ridosso della colonna lombare, ossia la lombalgia, riguarda la muscolatura circostante e si può irradiare lungo le gambe, riducendo la facilità e l'agilità dei movimenti.

In questo caso specifico, la cause del fastidio/dolore ai muscoli è da imputare una postura scorretta tenuta, ad esempio, alla scrivania e alle conseguenti ore protratte al pc senza un supporto adatto a sorreggere la schiena in posizione eretta. 

In presenza di lombalgia il dolore può essere molto acuto. 

Tipi di mal di schiena

Il mal di schiena può essere classificato in primis, in funzione all'area della colonna vertebrale e della parte della schiena interessata, e quindi in cui è localizzato il dolore. 

Generalmente, se il dolore è localizzato nella parte alta della schiena o nelle ossa del collo (colonna cervicale) si parla in termini medici di cervicalgia. 

Se il dolore è localizzato nella parte bassa della schiena, all'altezza delle vertebre lombari, si parla di lombalgia. 

Se il dolore è localizzato nella parte centrale della schiena, in corrispondenza retrostante il torace, si parla di dorsalgia. Esistono poi due "sottocategorie" specifiche che sono: sciatalgia e ed ernia del disco. 

Cervicalgia: mal di schiena che si presenta con manifestazione di dolore, intorpidimento e difficoltà di movimento che colpisce la colonna cervicale. Viene spesso associato a postura sbagliata, colpo d'aria, accumulo di tensione nella zona cervicale e delle spalle dovuto allo stress. In genere tende a scomparire naturalmente in pochi giorni.

Lombalgia: è il classico dolore lombare colpisce la parte bassa della schiena e può ostacolare anche i minimi movimenti. Comunemente è provocato da movimenti bruschi e improvvisi, sforzi prolungati oppure posizioni sbagliate. Tende a risolversi con maggiore tempo e spesso necessita di assunzione di antidolorifici.

Dorsalgia, dolore che colpisce la parte centrale della schiena fino alla base del collo, intorno alle vertebre toraciche.

Ernia del disco: si manifesta nei dischi intervertebrali situati tra una vertebra e l'altra, che danno flessibilità alla colonna vertebrale e ammortizzano gli urti. Quando la parte interna morbida del disco inizia ad uscire e a sporgere, finisce per comprimere i nervi o il midollo spinale. Compare con dolore acuto e difficoltà di movimento e, talvolta, anche di deambulazione.

Sciatica: dolore nella zona inferiore della schiena che compare quando il nervo sciatico è infiammato, oppure quando un'ernia del disco preme sul nervo sciatico, il dolore comunemente può irradiarsi anche alla gamba. 

Come capire di quale mal di schiena si tratta

Per capire di  quale mal di schiena si tratta quello che si presenta con determinati sintomi, può essere sufficiente localizzarlo. Le tipologie di dolore, come abbiamo visto anche nel paragrafo precedente, sono facilmente distinguibili in base alla zona in cui si manifesta il dolore.

La prima cosa da fare è quindi quella di capire se il mal di schiena è alto o basso. Se il mal di schiena è alto si tratta di dorsalgia, mentre se invece è basso, a livello del tratto lombare, si parla di lombalgia.

Per arrivare ad una diagnosi più precisa, poi, è bene focalizzarsi sulle eventuali cause che hanno provocato il mal di schiena. 

Ad esempio, le cause possono essere di natura meccanica, ossia quando si rimane troppo a lungo nella stessa posizione; di natura traumatica quando, ad esempio, si è coinvolti in un incidente, o una caduta; cause reumatologiche, degenerative (conseguenza  all'invecchiamento o a uno stile di vita sedentario), fisiologiche come gravidanza, ciclo mestruale e menopausa, tensione da stress.

Il mal di schiena si differenzia inoltre anche per l'intensità del dolore: in caso di strappo muscolare, colpo della strega, postura o trauma può essere acuto e molto intenso, ma risolvibile in minor tempo, mentre in caso di patologie come l'artrosi tende ad essere sordo e di maggior durata.

Cause del mal di schiena

La diagnosi del mal di schiena è semplice, in quanto il dolore che si manifesta è facilmente collocabile e descrivibile anche al proprio medico che indagherà sulle cause, sondando la storicità con la paziente che potrà riferire tensione o stiramento muscolare della schiena, sciatica, scoliosi o altre alterazioni della colonna vertebrale, traumi da infortuni e cadute. 

Se si sospetta la presenza di ernia al disco, verranno prescritti indagini più approfondite come risonanza magnetica o tomografia computerizzata, che permetteranno di localizzare l'ernia e di visualizzarne l'entità.

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