SALUTE
BORSITE DEL PIEDE, QUANDO UN' INFIAMMAZIONE COLPISCE IL PIEDE
La borsite del piede è un'infiammazione delle sacche che lubrificano le articolazioni del tallone, che può essere dovuta a varie cause curabili.
In medicina, la borsite del piede indica un versamento di liquidi, con infiammazione, della borsa sierosa retrocalcaneare. Si tratta di una borsa posta dietro e sotto il tallone. La sua funzione è quella di contenere un liquido viscoso per lubrificare i tendini. Senza questo liquido, lo sfregamento tra tendini ed ossa causerebbe un forte attrito, con conseguenze gravi. Tra le conseguenze, oltre ad errati carichi sull’articolazione, anche l’usura e eventuali rotture.
L’origine della borsite
Questa infiammazione causa un accumulo del liquido lubrificante dei tendini, e può essere causata da vari fattori. Il sintomo immediato è un dolore acuto, a volte insopportabile. Il dolore è accentuato dal fatto che sul tallone posa la maggior parte del peso corporeo. Ne risulta quindi una camminata difficile e spesso disarticolata nell’equilibrio. I fattori che possono determinare la borsite possono avere diversa natura.
L’origine potrebbe essere infiammatoria, quando l’attrito tra tendine e osso è eccessivo. Anche l’origine chimica potrebbe essere una causa. Alcuni elementi possono danneggiare i tendini, causando infiammazione.
L’origine settica, ovvero un’infezione batterica, è un’altra causa. Anche l’origine emorragica, con versamenti di sangue a causa di traumi, è un fattore scatenante. Infine l’alluce valgo è un altro fattore.
Le cause
Individuate le varie origini che causano la borsite del piede, vediamo quali sono le cause. I traumi sono sicuramente al primo posto per la borsite calcaneare. Questi colpiscono soprattutto chi ha un’intensa attività fisica, per maggiori probabilità causali. Tra i traumi più responsabili ci sono le contusioni e le distorsioni della caviglia.
In particolare, gli sport che fanno della corsa la caratteristica principale, sono quelli in cui la borsite si manifesta maggiormente. Quindi molti sport di squadra che giocano in campi larghi, o altri sport come basket, volley e handball. I maratoneti, i corridori e i podisti sono delle categorie a rischio. I terreni dove si svolgono gare e allenamenti possono aumentare il rischio, se troppo duri. In questo caso il tallone avrà un assorbimento peggiore nei cambi di direzione e negli urti. Per i calciatori e altri sportivi dove il contatto fisico è comune, i rischi di distorsioni sono maggiori.
In altri casi, sono le calzature a poter causare la borsite, in particolare quelle con i tacchi o da ginnastica. Le scarpe con i tacchi determinano una posizione innaturale del tendine. Questo sarà rilassato ma più corto. Se le scarpe sono troppo morbide, anche se senza tacchi, il rischio è quello dello stiramento. In ogni caso, un cambio frequente di tipi diversi di calzature aumenta il rischio di infiammazione.
In ultimo vi sono le classiche malattie delle articolazioni, che chiaramente sono causa di borsite. L’artrite reumatoide è al primo posto tra queste patologie, assieme alle collagenopatie. Ma anche la gotta è una causa, in quanto aumenta i livelli di acido urico.
La sintomatologia
Quando il dolore è ben presente a riposo, è molto probabile che si tratti di un trauma dastiramento. In ogni caso, il dolore localizzato in questa specifica parte è l’indizio che riconduce alla borsite.
L’ecografia di questa area del piede è la sola indagine strumentale per accertare la borsite. Questa è l’indagine per imagining muscolo scheletrica (ecografia) che evidenzia l’eventuale ispessimento della borsa sierosa retrocalcaneare, causa della borsite.
Una volta accertato l’ispessimento, il medico potrà diagnosticare la borsite e accertare la causa attraverso l’anamnesi. Il paziente, attraverso la sua storia clinica potrà indirizzare il medico verso il fattore determinante. In caso di traumi sportivi la causa traumatologica sarà relativamente semplice da stabilire. In altri casi, l’anamnesi è fondamentale per arrivare ad una conclusione, specialmente in casi di patologie scatenanti. Accertata anche la causa, si potrà determinare la giusta terapia.
La terapia da seguire
Sicuramente l’applicazione del ghiaccio è la prima forma di terapia per il dolore. Gli impacchi vanno fatti quotidianamente per tre volte, con durata di dieci minuti. Il risposo è altrettanto indispensabile, in particolare per gli atleti. Sia per gli atleti, che per chi non fa sport, la scelta delle calzature è fondamentale. In questo caso, si consiglia anche un consulto con un ortopedico, e l’uso di un plantare.
Il medico può inoltre prescrivere delle creme ad uso topico antinfiammatorie. Ne esistono di naturali, all’arnica, ma in alcuni casi non riescono a risolvere il problema. In questo caso si ricorre ad antinfiammatori farmaceutici, non solo ad uso topico. Le infiltrazioni sono un altro metodo di somministrazione per questi farmaci.
Diversa è la situazione quando la causa è una malattia specifica. Per la gotta ad esempio, la terapia deve essere affidata al reumatologo.
La fisioterapia
Per le borsiti più gravi è utile ricorrere alla fisioterapia. In caso di traumi può accadere un minimo spostamento dell’osso, che va risolto attraverso l’intervento di uno specialista. Oltre agli antinfiammatori non steroidei, si può ricorrere alle onde d’urto o alla manualità del fisioterapista. Occorre ripristinare l’originale posizione dell’osso per eliminare l’infiammazione.
Seguendo tutti i consigli e le terapie, sia farmacologiche che fisioterapiche, la borsite dovrebbe regredire nell’arco di tre settimane. Queste terapie dovrebbero mettere al riparo anche dalle recidive.