SALUTE
ALLERGIA AI POLLINI: PERCHE' E' ARRIVATA PRIMA E COME ARGINARLA
Chi soffre di allergia ai pollini lo sa, sembra che i sintomi arrivino sempre più precocemente. Purtroppo non si tratta di una suggestione ma di un'assoluta realtà.
Come gli scorsi anni, infatti, il fenomeno si sta ripetendo anche in questo 2024, che già da alcune settimane sta facendo registrare tantissimi casi di riniti allergiche, dovute al fatto che graminacee e betullacee stanno già liberando ingenti quantità di pollini nell'aria.
Perché ci sono già i pollini
Le allergie sono risposte del sistema immunitario al contatto con sostanze, chiamate allergeni, che l'organismo riconosce come dannose. Gli allergeni possono essere di vari tipi e tra quelli inalanti i pollini sono i più comuni.
A differenza di quella a polvere, peli di animali, acari o altro, l'allergia ai pollini è definita stagionale perché si verifica in primavera e segue la fioritura delle piante.
Il fatto che i pollini, che solitamente arrivano a primavera inoltrata, siano già presenti in campagna e in città, e che quindi chi soffre di allergia debba già farci i conti, è dovuto al riscaldamento globale che anticipa le stagioni e ai lunghi periodo di bel tempo che inducono molte piante a fiorire prima del previsto.
Sintomi dell’allergia
Congestione nasale
Starnuti
Occhi rossi, gonfi e che lacrimano
Congiuntivite
Tosse
I sintomi dell'allergia ai pollini sono variabili e non in tutti si manifestano contemporaneamente e con la stessa intensità. Possono essere tutti presenti o solo alcuni e il livello di intensità cambia a seconda di quanto si è allergici.
In chi soffre di asma, l'allergia ai pollini può rendere più acute le manifestazioni, che possono sfociare anche in broncospasmi e mancanza d'aria.
Per capire a cosa si è allergici nello specifico esistono dei test chiamati prick-test che consistono nel far entrare in contatto diversi concentrati pollinici con la superficie interna dell'avambraccio e vedere se alcuni di loro generano reazioni allergiche come rigonfiamenti o arrossamenti della pelle.
In caso si verifichino alcune reazioni il medico poi solitamente predispone ulteriori accertamenti, spesso tramite analisi del sangue, per confermare in modo più preciso quanto rilevato.
Come combatterla
Evitare l'esposizione agli allergeni
Usare la mascherina
Tenere chiuse le finestre
Usare gli antistaminici e spray nasali
Fare lavaggi nasali
Vaccinarsi
Anche se spesso è complicato perché i pollini volano ovunque, le persone allergiche dovrebbero cercare di evitare il più possibile l'esposizione agli allergeni.
Anche indossare la mascherina all'aperto può aiutare a far in modo che nel naso entrino meno pollini possibili, così come cercare di tenere chiuse le finestre nel periodo delle fioriture.
Nella fase più acuta poi, gli alleati più preziosi di molte persone sono gli antistaminici, da assumere però su indicazione del proprio medico.
Questi farmaci aiutano ad alleviare i sintomi, che in molti soggetti allergici sono talmente acuti da risultare invalidanti per il sereno svolgimento della giornata.
Gli antistaminici possono essere usati tutti i giorni, anche in combinazione con gli spray nasali, altrettanto utili per combattere le allergie perché fungono da barriera a livello nasale.
Infine, se si soffre di allergia ai pollini si possono fare anche i lavaggi nasali, che agiscono in modo meccanico andando a eliminare fisicamente la presenza di pollini sulle mucose del naso.
In casi di allergia più importante il medico può anche prescrivere farmaci al cortisone ma il più delle volte si preferisce consigliare l'antistaminico.
Anche se sono poco noti, esistono vaccini sublinguali (che si assumono per via orale) e sottocutanei (che agiscono con iniezioni sottocute) per chi è allergico ai pollini di graminacee, betullacee e parietaria, efficaci anche per chi sviluppa reazioni avverse agli acari e peli di cane o gatto.