Kickboxing
DICIAMO NO ALLA SPAZZATURA MARZIALE!
Egregio collega,
oggi abbiamo pubblicato sul nostro sito www.fight1.it l’articolo dei Campionati Nazionali di Fight 1 e degli altri tornei.
L’articolo è scritto dal nostro responsabile dell’agenzia del ring (i PRO di Fight 1) e coordinatore delle attività istituzionale Francesco Migliaccio.
Tra le righe troverete alcune note in merito alla questione delle attività sportive che regalano le “cinture di cartone”, i “titoli spazzatura” e consentono match tra atleti minori di 13 anni.
Questa è una piaga a cui Fight 1, da sola fino ad oggi, si oppone, da tempo, con una campagna che speriamo venga seguita da altri colleghi.
FACCIAMO CHIAREZZA.
Chiariamoci.
Fa piacere a tutti andare ad una gara alla ricerca della vittoria da pubblicizzare poi in palestra.
Ma questa smania di titoli intergalattici, a basso costo, a fronte di cinture per match dilettanti è un’arma a doppio taglio.
Chi decide di aderire a questi “circuiti della vergogna”, che fanno mercato di medaglie e cinture, nega per sempre ai propri atleti una carriera vera.
Mi spiego.
Come potrà mai il maestro, che ha abituato i propri atleti a tornare con la macchina carica di medaglie e cinture mondiali facili, far partecipare il proprio atleta ad un torneo serio, in cui partecipano non solo tanti atleti ma i migliori atleti?
Come farà questo maestro, MOLTE VOLTE CON NESSUN TITOLO CHE LO ABILITI ALL'INSEGNAMENTO, a spiegare al proprio atleta, non abituato ad incontrare atleti così forti, che anche un secondo posto con medaglia vale più di una cintura di cartone contro un signor nessuno?
A Rimini, ai nostri tornei, i primi due posti in classe A della Coppa Italia di muay thai sono stati vinti da Filippo Solheid e Christian Zahe, due atleti già visti a Thaiboxemania e a Oktagon… i secondi classificati sono, a buon diritto, dei SIGNORI SECONDI.
Mi riferisco a Carlos Catagua e Andrea Liuzzi…
Questi atleti hanno preferito combattere da UOMINI TRA UOMINI invece che scegliere le facili scorciatoie dei match tra classe C, travestiti da classe A internazionali, magari contro classe N, e in categorie con pesi diversi…
MINORENNI E CERITIFICATI MEDICI.
Alle gare di Fight 1 controlliamo i certificati medici agonistici di TUTTI, compresi gli atleti del contatto leggero.
Cosa che persino la cosiddetta federazione ufficiale non fa!
In Fight 1 siamo attenti a che i minori di 13 anni NON combattano nel “continuato”, ma facciano attività non agonistica senza contatto nei Fight 1 Games, per divertirsi senza traumi, ma abituandosi a pubblico ed al concetto di competizione.
Attenzione perché l’unico incidente MORTALE occorso negli ultimi 10 anni è stato nella kick light proprio nella federazione ufficiale.
In Fight 1 il contatto leggero è tale.
E lo è davvero perché noi ci teniamo che sui tatami non arrivino i vigliacchetti che vogliono picchiare protetti dal regolamento tecnico che in realtà lo vieterebbe.
Da noi combattono nelle discipline a contatto leggero (dette tecniche) solo quelli che vogliono far vedere la bella kickboxing, senza traumi eccessivi, divertendosi.
IL RING.
Sui nostri ring si vedono match veri, duri, tra atleti forti.
Noi non millantiamo cose che non abbiamo.
I nostri ring non contano 2.000 iscritti a gara, come afferma in una mail ridicola una pseudo federazione, quando poi il suo campionato italiano si svolgeva in 1 solo giorno su 1 solo ring…
Fight 1 lo ha disputato in 3 giorni a Rimini…
E ORA CHE GLI ONESTI SI UNISCANO.
Il nostro sport è troppo bello perché venga insozzato da questi “tornei della vergogna”.
Che le persone che amano gli sport del ring e del tatami si parlino e si uniscano in un progetto serio, in cui se vinci un torneo nazionale, e vi è un titolo in palio, questo sia valorizzato dai migliori campioni.
Per molti ma non per tutti!!!
Troppe volte ho sentito dire “ci vorrebbe una federazione unica..
Non è così!
La federazione unica è come il pensiero unico: la negazione della libertà che mi consente di scrivere ciò che leggete e di invitare i colleghi a lavorare con noi.
Che esistano pure piccole e grandi federazioni, enti sportivi e piccole associazioni.
Che ci sia più di un campionato.
Sarà il pubblico a scegliere quale è il migliore.
Ma che tutto ciò sia fatto rispettando regole sanitarie, rispettando le età dei bimbi e soprattutto non MISTIFICANDO ciò che si fa, spacciando due classe C che combattono in bar per un titolo classe A con cintura annessa.
È FINITA L’ERA DEL PAGHI 1 E PRENDI 3.
Non ci sono più sconti per chi promuove le gare del quartierino senza i controlli medico sanitari previsti, solo per guadagnare l’incasso del bar…O PER PORTARE LA FIDANZATA A MANGIARE LA PIZZA!
Fight 1 si impegna a denunciare chi agirà contravvenendo alle norme, così come prevede accordi con chiunque rispetti le poche e semplici regole succitate per la sicurezza dei nostri ragazzi e per l’immagine dei nostri sport.
Sayonara
Carlo Di Blasi