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RIFORMA DELLO SPORT DILETTANTISTICO: LE ULTIMISSIME DAL CONVEGNO ANIF

L'ultimo convegno ANIF - Eurowellness, svoltosi lo scorso primo giugno, ha fatto il punto sulla proposta di Legge che riformerebbe il mondo dello sport dilettantistico nel quale rientra la stragrande maggioranza dei centri fitness/wellness italiani.

L'ultimo convegno ANIF - Eurowellness, svoltosi lo scorso primo giugno in occasione di RiminiWellness e intitolato "Una riforma per lo sport dilettantistico", ha fatto il punto sulla Legge che, una volta approvata, riformerebbe il mondo dello sport dilettantistico nel quale rientra la stragrande maggioranza dei centri fitness/wellness italiani.

Negli ultimi due anni il Presidente ANIF Eurowellness, Giampaolo Duregon, si è speso in prima persona su tutti i tavoli istituzionali di riferimento - Governo, Ministero del Lavoro, Agenzia delle Entrate, Ministero dello Sport, CONI e Confindustria - per perorare la causa di questa Riforma.

L'incontro ha visto la partecipazione dell'Onorevole Daniela Sbrollini, prima firmataria del progetto di legge, Luca Businaro, Presidente di Confindustria Federvarie, di Assosport e di FESI, Federation European Sport Industry, Nerio Alessandri, Presidente di Wellness Foundation, e di Enrico Carmagnani, responsabile del settore fitness del CSI, Centro Sportivo Italiano. Sono inoltre intervenuti, in videoconferenza, il Ministro per lo Sport, Luca Lotti, e il Sottosegretario alla Salute Davide Faraone.

Moderato da Maurizio Amoroso, vice direttore di Mediaset, i lavori sono stati aperti da Giampaolo Duregon che, con il supportato tecnico di Alberto Succi (esperto di diritto dello sport e societario, nonché estensore della proposta di legge), ha ribadito che il fine della Riforma è normalizzare un quadro normativo del settore dilettantistico che lascia ancora aperti troppi dubbi e, conseguentemente, troppi spazi all'interpretazione. «La legge - ha detto Duregon - consentirebbe al mondo imprenditoriale di investire con più fiducia nel settore favorendo la sua crescita e quella, altrettanto importante, dei livelli occupazionali. 

Un risultato che sarebbe prodotto dall'inserimento della cosiddetta "Società Sportiva Dilettantistica Ordinaria", ovvero lo status giuridico che consentirebbe di dividere gli utili a fronte di agevolazioni fiscali, tributarie e lavoristiche più contenute, ma pur sempre importanti per l'alto valore che tale società svolge sul piano sociale e salutistico. Il legislatore - ha proseguito Duregon - dovrebbe in sostanza prendere in considerazione quella parte importante del settore sportivo dilettantistico, rappresentata da circa 12.000 centri sportivi di medie e grandi dimensioni, che non può più trovare nel “no profit" la risposta alle legittime aspirazioni di sviluppo. 

Se oggi possiamo finalmente affermare - ha concluso il Presidente ANIF - di essere a un passo dalla conclusione di questo lungo e faticoso lavoro, il merito va riconosciuto principalmente all'Onorevole Sbrollini che ha accolto e condiviso le istanze del settore, sostenuto con grande vigore la Riforma in sede parlamentare».

Nel suo appassionato intervento, Daniela Sbrollini ha nuovamente assicurato tutto il suo impegno fino al momento in cui la Legge, che porta la sua firma, verrà emanata. Il suo ottimismo ha trovato conferma nelle parole del Ministro Lotti che ha sottolineato il suo personale sostegno all'iniziativa e quello del Governo. «La proposta di legge - ha precisato Lotti - non ha trovato ostacoli in Parlamento, pertanto, nonostante il clima politico generale non sia certo favorevole, ritengo possibile che la Riforma possa andare in porto entro la fine della legislatura».

L'impegno del Governo a portare in porto la Riforma entro la fine della legislatura è quindi stato confermato dal Sottosegretario alla Salute Davide Faraone che, riconoscendo l'importanza dello sport anche e soprattutto sul piano della prevenzione e del benessere psicofisico dei cittadini, ha auspicato il coinvolgimento anche dei Ministeri della Salute, della Pubblica Istruzione e dell’Agricoltura, impegnati in un progetto il cui fine è indirizzare i giovani verso un sano stile di vita attraverso la cultura, lo sport e la sana alimentazione.

Nerio Alessandri ha riconosciuto che la Legge consentirebbe alle società di medie e grandi dimensioni di crescere, ma ha sottolineato che tale Riforma , per risultare efficace, dovrebbe necessariamente stimolare l'associazionismo di base, oggi eccessivamente frammentato, a evolversi sul piano societario.

Luca Businaro, importante esponente del vasto mondo dei produttori di articoli sportivi, ha quindi sottolineato che la Legge fungerebbe da volano di un processo virtuoso che favorirebbe tutto il mondo delle imprese che, a vario titolo, operano nel settore sport.

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