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LA PLICOMETRIA
La plicometria è un metodo di misurazione del grasso corporeo. Si attua mediante uno strumento, chiamato plicometro, che permette di rilevare lo spessore delle pliche cutane e di conseguenza rilevare la % di massa grassa e non solo.
Il plicometro è uno strumento che può essere paragonato al calibro di un meccanico in quanto è costituito essenzialmente da una pinza e da una scala graduata che misura la distanza (espressa in mm) tra le punte.
Le misurazioni vengono effettuate utilizzando diversi tipi di equazioni. I metodi più noti sono quelli che utilizzano le equazioni di Jackson-Pollock, Durnin-Womersley e Katch-McArdle.
La metodica di Jackson e Pollock può essere utilizzata con due diversi tipi di equazione, una con 7 punti di rilevamento (i cosiddetti punti di repere) e una con 3. L’equazione che prende in considerazione i 7 punti di rilevamento viene generalmente utilizzata nella valutazione della composizione corporea della popolazione in generale; l’equazione che invece utilizza solo tre punti di rilevamento (che sono diversi a seconda del sesso del soggetto) viene usata per la valutazione della composizione corporea di soggetti sportivi.
Misurazione con 7 punti di repere (uomo e donna):
ascellare media
addominale
coscia anteriore
pettorale
sottoscapolare
sovrailiaca
tricipitale.
Misurazione con 3 punti di repere (uomo)
addominale
coscia anteriore
pettorale.
Misurazione con 3 punti di repere (donna)
coscia anteriore
sovrailiaca
tricipitale.
Il metodo Durnin-Womersley ( è utilizzata per valutare la massa grassa soprattutto in quei soggetti con adiposità/obesità di tipo androide dove il grasso è localizzato nella regione addominale) utilizza 4 pliche:
bicipitale
sottoscapolare
sovrailiaca
tricipitale.
Il metodo Katch-McArdle utilizza soltanto due pliche:
sottoscapolare
tricipitale.