ALLENAMENTO

MUSCOLI DORSALI. ANATOMIA E STRUTTURA

La nostra schiena, supporto fondamentale nella maggior parte dei nostri movimenti e delle posizioni statiche, è formata da un’ampia serie di muscoli dorsali o muscoli del dorso, ognuno con una funzione ben specifica nella complessa meccanica del corpo.

Le tipologie di muscoli del dorso

I muscoli dorsali si suddividono principalmente in muscoli spinoappendicolari, muscoli spinocostali, e infine con i muscoli dorsali propriamente detti.

I muscoli spinoappendicolari

Materia di studio non solo dei personal trainer, che devono consigliare i corretti esercizi dorsali, ma anche di fisioterapisti e massaggiatori, i muscoli spinoappendicolari sono importanti da diversi punti di vista. Originano dalla colonna vertebrale e vanno a raggiungere l’omero, il cingolo del torace e le ossa.

Sono formati da 4 muscoli principali:

muscolo trapezio

muscolo romboide

muscolo grande dorsale

muscolo elevatore della scapola.

Costituiscono i muscoli estrinseci del torace e dell’arto superiore, insieme ai muscoli toracoappendicolari, spinocostali e al diaframma.

Il muscolo trapezio, in particolare, svolge un’azione importante dato che adduce la scapola grazie ai fasci medi, supporta movimenti di extra-rotazione grazie ai fasci superiori e inferiori (quelli superiori elevano la scapola, quelli inferiori la deprimono). Inoltre, il rachide cervicale viene esteso, flesso lateralmente e ruotato dai fasci superiori del trapezio, mentre con inserzione fissa estende la testa.

La struttura del trapezio, infatti, è determinata da fasci medi, fasci inferiori, apofisi spinose (da D1 aD5) e apofisi spinose (da D6 a D12). La sua origine è dalla protuberanza occipitale esterna, nel legamento della nuca con apofisi spinosa C7.

Un altro muscolo fondamentale che poco viene sollecitato dagli esercizi dorsali è il muscolo elevatore della scapola, che presenta la funzione di elevare la scapola e partecipare al suo movimento intra-rotatorio. Agisce anche ruotando e flettendo il rachide cervicale e intrerviene nell’estensione del rachide stesso. Questo muscolo origina da apofisi traverse delle prime 4 vertebre cervicali e si va ad inserire nel margine mediale della scapola, fra l’angolo superiore della scapola stessa e la radice della spina.

I muscoli spinocostali

Questo distretto muscolare comprende lo strato medio dei muscoli dorsali. Si tratta di muscoli larghi, con una forma a quadrilatero ma sottili che sono sostanzialmente il muscolo dentato posteriore superiore e il muscolo dentato posteriore inferiore. Occupano lo strato medio dei muscoli dorsali.

I muscoli dorsali

Si tratta dei muscoli superficiali presenti sul dorso, che classifichiamo come:

muscoli dei lombi

muscoli del torace

muscoli del collo – splenio

muscoli interspinosi

muscoli intertrasvesari

muscolo splenio del collo

muscoli spinotrasversali

muscoli trasverso spinali

muscolo erettore della colonna

muscolo spinale

muscolo semispinale

muscolo rotatore

muscolo multifido

muscolo ileo costale

muscolo lunghissimo.

Il muscolo grande dorsale

Detto musculus latissimus dorsi, presenta una forma triangolare e un’estensione che rappresenta quella massima dei muscoli umani. La sua funzione è quella di adduzione dell’omero, e nella sua posizione nella zona lombare ricopre la parte inferiore e laterale del dorso.

Parte da una zona vertebrale della fascia lombo-dorsale e dalle ultime 6 vertebre toraciche, da una parte costale della decima costa e della dodicesima; un’altra partenza avviene da una zona scapolare (angolo inferiore laterale della scapola).

Si inserisce nella cresta della tuberosità dell’omero, detta anche solco bicipitale.

Si suddivide in 4 parti, tra cui:

il muscolo dorsale vertebrale – si trova tra la fascia lombo-dorsale inserendosi nelle vertebre lombari e nella cresta sacrale media, tra le vertebre del torace

muscolo scapolare – parte dall’angolo inferiore della scapola, il suo margine laterale

muscolo iliaca – parte dalla cresta iliaca, dal mediale del labbro esterno

muscolo costale – parte dalle ultime quattro coste.

Il muscolo grande rotondo viene affiancato dai fasci muscolari dorsali che si inseriscono nel solco inter-tubercolare dell’omero

La funzione del muscolo dorsale

Il muscolo dorsale agisce nel movimento di adduzione, rotazione ed estensione dell’omero. Si contrae e adduce la scapola, e interviene nella retroposizone della spalla.

Si tratta del muscolo più ampio del corpo umano, come abbiamo visto, che estende il tronco nei suoi tratti lombare e dorsale inferiore, lo inclina lateralmente

L’omero diventa un punto fisso che permette al a muscolo dorsale di innalzare le coste come muscolo inspiratore e poi sollevare il tronco.

Inoltre, mettendo come punto fisso il bacino, è attivo nell’estensione del tratto del rachide dorso-lombare, soprattutto quando le braccia sono in elevazione.

Diversi esercizi dorsali, infatti, sono pensati per rinforzare questo muscolo ai fini del supporto in queste sue funzioni.

I movimenti in cui sono coinvolti i muscoli dorsali

Questo muscolo nella sua “biomeccanica” partecipa quindi ai movimenti della spalla e il movimento in cui è prevalente è sicuramente quello dell’estensione della spalla. In particolare, interviene in modo consistente quando è isolato, nell’estensione con movimenti di trazione e presa decisa e stretta, come nel caso dei vogatori.

Il gran dorsale, è attivo anche in modo sostanziale anche nell’adduzione della spalla con la trazione a presa larga, in cui interviene anche il piano scapolare.

Negli esercizi dorsali così come nei movimenti quotidiani, interviene nella rotazione interna ma soprattutto nell’estensione orizzontale: quando si porta il braccio avanti verso l’esterno, quando si abbassa e nella retroposizione sul piano sagittale.

Nel momento in cui il braccio si estende in alto, il muscolo dorsale è al suo massimo allungamento e si allontana dai capi di inserzione, prendendo un punto fisso. Negli esercizi dorsali di arrampicata, ad esempio, il gran dorsale solleva il tronco prendendo come punto l’omero. Stessa cosa avviene negli esercizi dorsali di trazioni alla sbarra alta.

Si tratta di un muscolo estensorio per quanto riguarda la spalla ma con funzione di abbassamento e adduzione laterale a livello delle braccia.

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