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ALLENAMENTO FUNZIONALE VS PESI. QUAL' E' IL MIGLIORE?
Scegliere il proprio training ideale non è così scontato, e a parte le mode e tendenze del fitness, spesso si parte dal classico allenamento con i pesi in sala. Questa scelta è spesso dovuta al fatto che si desidera costruire una muscolatura adeguata, partendo da una situazione “svantaggiata”.
Eppure, se molti considerano gli allenamenti aerobici o l’innovativo allenamento funzionale in modo sospettoso, è necessario, invece, rendersi conto che si tratta di un training vantaggioso per alcuni, in funzione appunto delle diverse necessità di allenamento e risultati.
Allenamento funzionale, elasticità e potenziamento della muscolatura
Per chi si confronta con un istruttore di allenamento funzionale, la scelta potrebbe ricadere su questo tipo di training, dopo aver valutato le caratteristiche e i possibili risultati del functional training.
Nato da qualche anno e già entrano nel novero delle tendenze fitness, l’allenamento funzionale è pensato per effettuare degli esercizi a corpo libero o con strumenti come fitball, corda e sbarre, lavorando con movimenti naturali del corpo.
Gli stessi movimenti della quotidianità, funzionali alla nostra espansione nello spazio e al nostro moto fisico, sono eseguiti come un allenamento che agisce in profondità nella muscolatura, per recuperarne elasticità, definirli in tonificazione e renderli più scattanti.
Agisce su tutto il corpo, non tralasciando nessun distretto muscolare e agendo, finché possibile, in modo continuo su ogni zona, a differenza del body building, che prevede una concentrazione volta per volta su una parte muscolare ben precisa.
Una differenza sostanziale tra queste discipline è data dall’agilità e dai ritmi, che nel caso dell’allenamento funzionale consentono anche un’azione di dimagrimento tramite gli esercizi.
Esercizi di allenamento funzionale
Si lavora su squat, affondi, piegamenti sulle braccia, esercizi per la tonificazione di addominali e braccia: esercizi per rassodare i muscoli, migliorarne la resistenza e potenza, e riattivarli in ogni momento e in tutte le direzioni: frontale, laterale e traverso.
Il corpo viene considerato un sovraccarico negli esercizi con sbarre e trazioni, piegamenti a terra, salti, etc. mentre attiva la catena cinetica con gli attrezzi come palla medica, kettlebell, elastiic, clubbel, sacchi, anelli, etc.
L’allenamento funzionale si può effettuare in palestra ma può essere praticato anche in esterno e perseguito nei movimenti di tutti i giorni. Le funzioni motorie quotidiane andranno a migliorare, anche se va praticata con criterio. Consapevolezza della postura e dietro un programma ben definito dal personal trainer funcional fitness, dato che si rischiano movimenti scorretti o sovraccarichi eccessivi.
Spesso il trainer di allenamento funzionale predispone degli esercizi secondo dei cosiddetti schemi posturali primitivi, i movimenti che l’uomo fin dalla sua definizione evolutiva, ha compiuto per le necessità fondamentali nello spazio.
Gesti motori come rotolamenti e torsioni, trazioni, spinte, movimenti locomotori, lanci, sollevamenti, trasporto e affondi con le gambe. Il movimento naturale prevede un lavoro sulla globalità della muscolatura, con esercizi detti poliarticolari perchè coinvolgono più articolazioni, e poliassiali, con rotazioni, torsioni e traslazioni del busto.
Si sfruttano le catene cinetiche funzionali, con la corretta postura che prevede solo tensioni muscolari simmetriche ed evita le disfunzioni anomale. La catena cinetica può essere aperta, in cui mani e piedi sono liberi di muoversi, oppure chiusa, in cui le estremità sono posta su una superficie ferma oppure sono bloccati, come nello squat.
Body Building e allenamento di aumento e definizione massa muscolare
Al contrario del dinamismo dell’allenamento funzionale, il lavoro con i pesi è dedicato ad altri obiettivi, quelli di costruzione e definizione della massa muscolare, giorno dopo giorno.
Un esercizio ideale per chi non vuole perdere massa muscolare, vuole tenere sotto controllo la definizione dei muscoli e poterci lavorare in modo settoriale.
I cambiamenti del metabolismo ed estetici dovuti alla vita sedentaria possono essere combattuti con diversi tipi di allenamento, ma di certo l’atrofia muscolare è dovuta alla mancanza di attività fisica e il body building consente di effettuare un trainig mirato, sviluppando così in modo armonico le diverse parti del corpo.
Inoltre, l’allenamento che sviluppa la forza, è l’unico a contrastare la perdita di massa magra efficacemente, e in grado di produrre delle risposte di crescita del muscolo costanti, che non è possibile ottenere con l’allenamento aerobico o funzionale.
Si svolgono movimenti ben definiti dal trainer, utilizzando i pesi liberi o le macchine isotoniche; in alcuni casi si lavora anche con il corpo contro la gravità, per un allenamento funzionale calistenico che unisce le due discipline.
Gli esercizi con i pesi
Sono intensi, con carichi crescenti e votati sia allo sviluppo di forza e ipertrofia muscolare, sia alla definizione.
In genere si eseguono 1-2 esercizi per distretto muscolare, ovvero spalle, braccia, petto, dorso, addome, arti inferiori, lavorando con serie da circa 10-12 ripetizioni per ogni esercizio. Le pause sono brevi, circa 2 minuti, ma fondamentali per ritrovare il giusto ritmo. Queste indicazioni, ovviamente, sono sempre differenti a seconda delle esigenze e dello stato di allenamento.
Gli esercizi vanno eseguiti lentamente, con una respirazione coordinata e con sessioni di allenamento settimanali ben precise.
La differenza tra queste discipline non è tanto dovuta ai risultati, che di certo sono antitetici se si pensa al corpo di un body builder e al corpo scattante di un praticante dell’atletica; più che altro la diversificazione è nel metodo e nell’intento.
Lavorare sulla muscolatura in modo naturale è il contrario che lavorare in modo costruito. La costruzione del corpo, il body building con i pesi, è ovviamente il risultato di un programma di azione sui muscoli pensato passo dopo passo, per lavorare più o meno dove serve. Se il torace è già sviluppato ma le gambe sono deboli, si andrà ad agire sugli arti inferiori, certo.
Nell’allenamento funzionale, invece, si parte dal presupposto che ci si deve attivare in modo naturale con tutta la struttura, ma non definendo un muscolo piuttosto che l’altro. Niente crescita muscolare esagerata, nessuna costruzione a tavolino del corpo.
Se sia meglio l’una o l’altra non è detto, quel che è certo dipende dagli obiettivi che si intendono raggiungere!