Alimentazione
VITAMINA D: QUAL'E' LA DOSE DI CUI HA BISOGNO UN ATLETA O UNA PERSONA ATTIVA PER RISOLVERE LA CARENZA?
Fra tutte le vitamine necessarie per la salute umana, probabilmente la vitamina D è carente in quasi il 90% della popolazione. E' un paradosso, perchè la vitamina D è un "nutriente gratuito", producibile esponendo la pelle ai raggi UV-B emessi dal sole per 15 minuti al giorno. Tuttavia, la capacità del corpo di sintetizzare la vitamina D attraverso le azioni della radiazione UV-B sul colesterolo nella pelle è variabile.
Chi è obeso, anziano, scuro di carnagione, oppure usa una protezione solare, non puo' contare sul sole per produrre la vitamina D.
Inoltre, per ricevere la radiazione UV-B giusta, il sole deve trovarsi all'angolazione giusta in cielo, cosa che alle latitudini piu' alte non succede durante l'inverno. In questo caso è possibile assumere la vitamina D attraverso il cibo o gli integratori.Anche se alcuni alimenti contengono un po' di vitamina D, è necessario mangiarne molti per raggiungere i livelli ematici ottimali della vitamina D attivata o 25-idrossi. Percio', il solo cibo non è una fonte affidabile di vitamina D.
Il modo migliore per garasntire un'assunzione adeguata è usare un integratore di D3. La D3 è la forma migliore per l'integrazione perchè è assorbita meglio e resiste più a lungo nel corpo rispetto all'altra forma integrativa, la D2.
La quantità di vitamina D suggerita dalle autorità mediche è insufficiente per raggiungere i livelli ematici ottimali di D, che sono pero' facilmente raggiungibili ricorrendo all'integrazione. Circa la metà degli atleti agonisti ha livelli ematici di vitamina D carenti o non ottimali. Cio' puo' influenzare negativamente la prestazione atletica, aumentando il rischio di infortuni alle ossa, come le fratture da stress, oltre a causare la riduzione del testosterone. Alcuni studi recenti indicano che la vitamina D è coinvolta nella costruzione muscolare e nella conservazione della forza muscolare.