Alimentazione

SALE A TAVOLA: USO ECCESSIVO IN ITALIA, TANTE PERSONE SONO A RISCHIO

Il limite di 5 grammi al giorno stabilito dall'OMS viene costantemente superato: a rischio anche bambini e adolescenti

Sale a tavola

L’Italia non può fare a meno del sale: poco importa che si tratti di adulti o di bambini, i piatti salati piacciono un po’ a tutti. Anche quando alcune situazioni ne sconsiglierebbero l’uso (ipertensione, ad esempio), in tavola non può proprio mancare. I dati parlano chiaro: più del 91% dei bambini e degli adolescenti tra 6 e 18 anni ne abusa. Una situazione notevolmente al di sopra dei limiti più volte evidenziati da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, pari a 5 grammi di sale al giorno.

Il monito arriva direttamente dal Ministero della Salute in una settimana molto particolare. Dal 12 al 18 marzo si rispetta in tutto il mondo la sensibilizzazione per diminuire il consumo quotidiano di sale. Un’iniziativa che è stata organizzata da parte della World Action on Salt & Health. L’obiettivo è quello di convincere le multinazionali alimentari ad abbassare la percentuale di sale presente nei loro prodotti. Serve trovare, il prima possibile, una soluzione.

I dati del Ministero in Italia non fanno ben sperare: donne e uomini, rispettivamente nell’85 e nel 95% dei casi, consumano oltre 8 e 10 grammi di sale ogni giorno. Percentuali simili (80 e 90%) si riscontrano nelle persone che soffrono di ipertensione, teoricamente più a rischio. Tale eccessivo consumo si riflette negativamente sia sulla pressione sanguigna che aumentando il pericolo di sviluppare malattie come ictus, infarto e tumori renali o dell’apparato digerente. 

Il doppio impegno, quotidiano a tavola, e convincendo le multinazionali a ridurne l’impiego nelle varie catene produttive, è l’unica soluzione per fare in modo che la tendenza ad usare troppo sale possa, prima o poi, diminuire.