Alimentazione

QUANTO TEMPO CI VUOLE PER PERDERE PESO?

Quando ci si pone come obiettivo la perdita di peso, capire preventivamente quanto tempo sia necessario per arrivare a quello desiderato non è sempre semplice perché le varianti in gioco sono tante.

Cosa determina la perdita di peso

Per calcolare le calorie di cui l'organismo ha bisogno si deve tenere conto del fatto che ogni funzione comporti una spesa calorica, che a sua volta si compone di tre rami principali.

Tasso metabolico a riposo: numero di calorie di cui il corpo ha bisogno per mantenere le normali funzioni corporee come la respirazione e il pompaggio del sangue.

Effetto termico degli alimenti: calorie utilizzate per digerire, assorbire e metabolizzare il cibo.

Effetto termico dell'attività: calorie che si consumano durante l'esercizio fisico o attività particolarmente impegnative.

Se il numero di calorie che si consumano è uguale al numero di calorie ingerite, il peso corporeo viene mantenuto. Se invece si vuole perdere peso si deve creare un bilancio calorico negativo consumando meno calorie di quelle assunte o bruciandone un numero maggiore attraverso l'attività fisica.

Fattori che influenzano la perdita di peso

Diversi fattori influenzano la velocità con cui si perde peso e molti non dipendono dalla volontà individuale.

Genere

Le donne hanno un rapporto grasso-muscolo maggiore rispetto agli uomini e ciò significa che generalmente bruciano il 5-10% in meno di calorie a riposo. Gli uomini quindi tendono a perdere peso più velocemente rispetto alle donne che seguono una dieta pari in calorie.

A confermarlo anche uno studio di 8 settimane che dopo aver sottoposto oltre 2.000 partecipanti a una dieta da 800 calorie al giorno ha rilevato che gli uomini hanno perso il 16% in più di peso rispetto alle donne, con una diminuzione complessiva dell'11,8% rispetto al 10,3% nelle donne.

Età

Uno dei tanti cambiamenti che si verificano con l'invecchiamento è l'alterazione della composizione corporea, con la massa grassa che aumenta e quella muscolare che diminuisce.

Tale mutamento, insieme ad altri fattori come il calo del fabbisogno calorico degli organi principali, contribuisce a un tasso metabolico a riposo inferiore, che nelle persone di età superiore ai 70 anni può ridursi fino al 20-25%. Questo ovviamente rende la perdita di peso sempre più difficile con il progredire dell'età.

Punto di partenza

La massa corporea e la composizione iniziale possono influenzare la velocità con cui si dimagrisce e questo fa sì che perdite di peso assoluto differenti corrispondano alla stessa perdita di peso relativa in percentuale in individui diversi.

Sonno

Il sonno tende ad essere una componente trascurata ma è invece cruciale per il dimagrimento.

L'insonnia o la cattiva qualità del sonno, se perdurano nel tempo possono infatti ostacolare in modo significativo la perdita di peso e la velocità del processo perché aumentano il desiderio di cibi ipercalorici e poveri di nutrienti come biscotti, torte, bevande zuccherate e patatine.

Inoltre, uno studio di 2 settimane ha diviso persone che stavano seguendo una dieta ipocalorica in due gruppi: nel primo ai partecipanti è stato chiesto di dormire 5 ore e mezzo a notte, al secondo 8 e mezzo. 

Al termine delle osservazioni è emerso che quelli del primo avevano perso il 55% in meno di grasso corporeo e il 60% in più di massa corporea magra rispetto agli appartenenti al secondo.

Come conseguenza a questo fenomeno la privazione cronica del sonno è fortemente legata anche alla maggior probabilità di sviluppare diabete di tipo 2, obesità, malattie cardiache e alcuni tipi di cancro.

Altri fattori

I fattori che possono influenzare il tasso di perdita di peso, ostacolandolo o dilatandone i tempo, sono anche altri.

Assunzione di alcuni tipi di farmaci come antidepressivi e antipsicotici che possono invece favorire l'aumento di peso.

Condizioni mediche tra cui depressione e ipotiroidismo.

Condizioni genetiche e storia familiare di sovrappeso o obesità.

Diete yo-yo che con il passare del tempo possono rendere il dimagrimento sempre più difficile a causa di una diminuzione del tasso metabolico a riposo.

Ad aiutare nel dimagrimento possono essere anche alcune bevande.

Tempi fisiologici della perdita di peso

Mentre la maggior parte delle persone quando inizia una dieta spera in una perdita di peso veloce, è importante che questo processo non avvenga troppo velocemente.

Una rapida perdita di peso può infatti aumentare il rischio di calcoli biliari, disidratazione e malnutrizione e portare ad alcuni effetti collaterali come mal di testa, irritabilità, fatica, stipsi, perdita di capelli e tono muscolare e irregolarità mestruali.

Sebbene all'inizio di una dieta il dimagrimento possa avvenire più rapidamente, con il passare del tempo gli esperti raccomandano di perdere tra lo 0,45 e l'1,36 kg a settimana, ovvero circa l'1% del proprio peso corporeo, tenendo presente che non si tratta di un processo lineare e che alcune settimane la perdita possa essere più significativa, mentre altre minore o addirittura inesistente.

È importante quindi non scoraggiarsi ma proseguire con la propria tabella di marcia. Per riuscirci si può anche farsi aiutare dalla compilazione giornaliera di un diario alimentare.

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