Alimentazione
PER DIMAGRIRE NON SERVONO DIETE, BASTA MANGIARE CORRETTAMENTE
Molti di noi d’estate si rimettono in forma: perché hanno fatto la dieta per la prova costume, mangiato meglio che in mensa o al bar, praticato sport.
Poi arriva l’autunno, lo stress, il freddo, il tran tran, le giornate più corte, le sagre strapaesane, le feste e si… “sbraca”. Per ritrovarsi punto e a capo a marzo, con il girovita di nuovo da smaltire con l’ultima dieta-miracolo.
Ma c’è un modo per tenere sotto controllo il peso senza soffrire la fame, senza troppe rinunce e senza spendere uno sproposito in palestra?
Ormai l’abbiamo capito che dovremmo mangiare più frutta e verdura e meno carne, dolci e formaggi, e che un bicchiere di vino a cena fa bene… Ma, nella pratica, come si fa? «Preoccuparsi sempre di non ingrassare grazie a una corretta alimentazione, anziché scegliere periodicamente di dimagrire con una dieta».
Ecco la strategia vincente e duratura. Parla il dottor Cesare Berra, responsabile Malattie metaboliche all’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Milano).
ALLA LARGA DAI PREGIUDIZI – Il punto chiave è evitare la sregolatezza a tavola e lo stile di vita troppo sedentario.
Le conseguenze, infatti, non sono soltanto estetiche, ma costituiscono anche le premesse di varie condizioni patologiche: diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari, per citare le più eclatanti.
Per darsi una regolata a tavola occorre allora abbracciare una serie di “norme auree”, lontane dalle false credenze e dai giudizi basati sulle opinioni precostituite. Si dice, per esempio: «Basta mangiare tanta insalata per assicurarsi un buon controllo del peso!».
In realtà, si tratta di un’affermazione falsa e fuorviante. Infatti, ci spiega il dottor Berra, «l’assunzione di 5 porzioni di verdura e frutta al giorno (ossia: 2 + 3) è senz’altro valida, ma soltanto all’interno di una dieta complessivamente bilanciata.
Se ai vegetali si accompagnano comunque cibi molto calorici e grassi (per esempio: insalata e pizza ai quattro formaggi), la situazione si squilibra comunque. Così, può non servire pranzare con un’insalatona dove abbondano prosciutto, grana e uova, alimenti che in poco volume contengono molte calorie.
E ancora, l’olio extravergine d’oliva è ottimo per la salute, ma ne basta un cucchiaio: da solo, apporta 90 calorie». Alla fine, se non si abbandonano certe convinzioni errate, l’eccesso di cibo c’è, e si traduce in obesità per il 12 per cento dei bambini italiani (il 23 per cento è in sovrappeso) e per il 10 per cento degli adulti: 700 milioni di persone nel mondo».
APERITIVI IPERCALORICI – Altra diffusa idea: quella che il rito dell’happy hour possa sostituire una cena. Non sono affatto la stessa cosa.
Anzi, «alcol, patatine, focacce, salatini, arachidi, salumi, insaccati di ogni tipo e noccioline forniscono tante calorie in poco volume e in alimenti sbilanciati dal punto di vista nutrizionale: troppi zuccheri, troppi grassi…
Ugualmente pericoloso è il digestivo dopo cena», commenta Berra, «o lo “spiluccamento” di grissini, pezzetti di grana o altre cibarie mentre si cucina».
Insomma, se annotassimo in un diario alimentare tutto quello che ci portiamo alla bocca nell’arco di una giornata, forse il “mistero” dei chili di troppo accumulati “non si sa come” verrebbe a galla.
E forse ci si renderebbe definitivamente conto che chi mangia bene non ingrassa. E se è grasso dimagrisce.