Alimentazione
MANDORLE: FANNO SEMPRE BENE? CONROINDICAZIONI DEL CONSUMO DI MANDORLE
Ricche di sostanze benefiche per la salute dell'organismo, le mandorle hanno tuttavia controindicazioni se consumate in dosi eccessive, soprattutto quelle amare.
Con Mandorla ci si riferisce al seme commestibile prodotto dalla pianta di mandorlo (nome botanico Prunus dulcis), un albero da frutto mediamente alto 10 m che appartiene alla famiglia delle Rosacee.
L'albero di mandorle produce frutti a forma ovale e compressa, che, nel periodo di piena maturazione, danno origine ad un nocciolo oblungo (endocarpo legnoso), all'interno del quale, si trovano uno o due semi oleosi dolci, ossia le mandorle.
E' noto come le mandorle siano considerate alleate di benessere per la cura di patologie e disturbi legati alla pelle, capelli, e dell'intero organismo, tuttavia il consumo eccessivo può causare un impatto tutt'altro che benefico sul nostro corpo, provocando stati infiammatori, gonfiori, e persino shock anafilattico.
Benefici delle mandorle
Le mandorle sono una ricca fonte alimentare di proteine, grassi insaturi, vitamine (soprattutto è rilevante la presenza di vitamina E) e fitonutrienti.
Apprezzabile anche il contenuto di acidi grassi polinsaturi essenziali omega 6. Il profilo minerale è degno di nota, in quanto contengono discrete quantità di:manganese, magnesio, calcio, rame, fosforo e zinco.
Le mandorle (soprattutto con buccia) contengono ottime quantità di fibra alimentare, utile a mantenere l'equilibrio della flora batterica intestinale e il buon funzionamento del colon.
Tra i possibili benefici derivanti dal loro consumo si elencano: miglioramento dei livelli di grassi nel sangue, controllo degli zuccheri e aiuto in soggetti affetti da diabete di tipo 2 e il controllo del peso.
Al contrario di ciò che si pensa comunemente, infatti, le mandorle non presentano controindicazioni per i soggetti affetti da patologie metaboliche; al contrario, se consumate in maniera intelligente e senza eccedere, contribuiscono a ottimizzare i parametri della lipemia.
Valori nutrizionali per 100 gr di Mandorle
Energia 576 kcal
Carboidrati totali 21,69 g
Amido 0,74 g
Zuccheri semplici 3,89 g
Grassi 49,42 g
Saturi 3,73 g
Monoinsaturi 30,89 g
Polinsaturi 12,01 g
Proteine 21,22 g
Fibre 12,2 g
Acqua 4,7 g
Vitamine
Vitamina A equivalente 1,0 μg 0%
Tiamina o B1 0,211 mg 18%
Riboflavina o B2 1,014 mg 85%
Niacina o PP o B3 3,385 mg 23%
Acido pantotenico o B5 0,469 mg 9%
Piridossina o B6 0,143 mg 11%
Acido folico 50,0 μg 13%
Colina 52,1 mg 11 %
Acido Ascorbico o C 0,0 mg 0%
Vitamina D 0,0 μg 175%
Alfa-tocoferolo o E 26,2 mg 2%
Vit. K 0,0 μg 0%
Minerali
Calcio 264,0 mg 26%
Ferro 3,72 mg 29%
Magnesio 268,0 mg 75%
Manganese 2,285 mg 109%
Fosforo 484,0 mg 69%
Potassio 705,0 mg 15%
Sodio 1,0 mg 0%
Zinco 3,08 mg 32%
Effetti collaterali del consumo di Mandorle
Esistono dei rischi per la salute appurati relativi al consumo - spesso eccedente - di mandorle.
Essi si riferiscono in particolar modo alla contaminazione fungina e al rilascio di aflatossine, agenti fortemente epatotossici.
Le mandorle così come le arachidi contengono un grasso noto anche come acido arachidonico, fondamentale per alcune reazioni metaboliche, ma anche dannoso se presente in dosi elevate, perchè in grado di stimolare il processo infiammatorio e reazioni avverse.
Tra le reazioni comuni, conseguenti ad un consumo eccessivo di mandorle, infatti, troviamo dolori addominali, vertigini, nausea, problemi gastrointestinali o irritazioni cutanee. In caso di pregresso stato infiammatorio, il consumo di mandorle andrà a peggiorarne i sintomi.
Soprattutto se i frutti sono tostati il rischio è maggiore.
In questi casi, infatti, oltre a perdersi sostanze minerali e gran parte dell'apporto vitaminico distrutto dal calore, potrebbe svilupparsi una sostanza nociva, l'acrilamide, potenzialmente cancerogena.
Alimenti da consumare con le mandorle per ridurre l'infiammazione
Quando si consumano le mandorle è necessario non esagerare sia con il quantitativo ingerito che con la frequenza di assunzione.
Tra quelle crude, pelate e non, è sempre meglio preferire quelle con la buccia perché maggiormente ricche di sostanze nutrienti e fibre.
Tra le mandorle al naturale e quelle tostate, sono decisamente da preferire le prime. L'abbinamento con alimenti come ad esempio ortaggi come cetriolo, sedano, finocchio, ma anche kiwi o ananas, contrasta il potenziale infiammatorio di questa frutta secca.
Intolleranza alle Mandorle: sintomi
Che tipo di infiammazione scatena il consumo eccessivo di mandorle? Viene prodotta un'alterazione che è in grado di danneggiare la membrana cellulare, interferendo bruscamente sul loro corretto funzionamento.
Quando si verifica il processo infiammatorio, cellule e organi si trovano in sofferenza, così come la loro attività.
I sintomi tipici dell'infiammazione e della reazione di intolleranza si manifesta con sintomi tipici e comuni, quali: difficoltà di digestione, gonfiore addominale, acidità, nausea, reflusso e bruciore di stomaco.
Controindicazioni della Mandorla amara
Le reazioni avverse riguardano soprattutto la mandorla amara, ossia il seme prodotto dal Prunus amygdalus, una specie botanica utilizzata soprattutto a scopo ornamentale.
Il gusto amaro di questi semi è dovuto al quantitativo di una sostanza chiamata amigdalina, un glicoside cianogenetico (ovvero capace di secernere cianuro) che, se ingerito in quantità elevate, può essere decisamente dannoso per la salute.
Più amara risulta la mandorla e tanto maggiore è il suo potere venefico. La tossicità dell'amigdalina può essere annullata con la cottura.