Alimentazione

IL METABOLISMO BASALE

Il metabolismo basale rappresenta la minima spesa energetica per la sopravvivenza dell’organismo. Esso costituisce il 65-75% del metabolismo totale. Sebbene il metabolismo basale sia dovuto alle attività essenziali degli organi (s.n.c., fegato cuore e altri organi) le sue variazioni tra gli individui dipendono soprattutto dalla muscolatura, dalla superficie corporea e dalla massa magra (la massa magra è tutto ciò che non è tessuto adiposo). 

Le donne hanno un metabolismo basale minore rispetto agli uomini (5-10% in meno) a causa di una minore quantità di massa magra ed a una maggiore quantità di tessuto adiposo. Il metabolismo basale diminuisce di circa 2-3% ogni decade di vita sia negli uomini che nelle donne in quanto la massa magra e muscolare viene sostituita dal tessuto adiposo che per sua natura ha un metabolismo energeticamente più basso. L’esercizio fisico regolare, sia di potenziamento che di resistenza è in grado di aumentare il metabolismo basale dell’8% e di contrastare la sua diminuzione con l’avanzare dell’età. Durante l’esercizio fisico, il metabolismo del muscolo può aumentare anche di 120 volte.

La misurazione del metabolismo basale.

Esiste una differenza sostanziale tra misurare e stimare il metabolismo. La stima avviene tramite formule matematiche più o meno accurate che in base al peso, l’altezza o il calcolo della superficie corporea danno una stima del metabolismo basale. Queste formule matematiche sono molte ed ognuna differente in base al soggetto valutato (obesi, normopeso, bambini, adolescenti, anziani). Tutte le formule comunque danno un errore del 10%-30% rispetto al valore reale. L’errore aumenta se la stima viene fatta in soggetti che sono già a dieta o che hanno perso già peso (a causo del cambiamento dello stato di idratazione dell’organismo).

La misurazione vera e propria può essere accuratamente effettuata tramite la calorimetria indiretta una metodica di riferimento veloce e non invasiva. Essa consiste nella misurazione del consumo di ossigeno e di anidride carbonica inspirata ed espirata dal soggetto in un intervallo di tempo. In base ai dati registrati viene poi dedotto il metabolismo energetico basale. La misurazione vera e propria del metabolismo pone le basi per un corretto programma nutrizionale. Infatti dare una dieta molto al di sotto del proprio metabolismo induce una perdita di massa magra con un conseguente diminuzione del metabolismo stesso. In queste condizioni è più probabile che il dimagrimento si fermi molto presto. In effetti la perdita di peso non dovrebbe essere maggiore di un chilo a settimana corrispondente a circa 1000 kcal in meno rispetto alla spesa energetica totale giornaliera.

I fattori che influenzano il metabolismo basale sono:

Gli ormoni tiroidei (tiroxina e triiodotironina) in quantità massimali fanno aumentare il metabolismo anche del 50%-100%, mentre un loro deficit lo riducono drasticamente. Questo perché gli ormoni tiroidei inducono un aumento della velocità delle reazioni chimiche in molte cellule dell’organismo. L’adattamento funzionale al clima (secrezioni maggiori di quantità di questi ormoni quando fa  freddo o di minori quantità quando fa caldo) contribuisce alle differenze nel metabolismo basale che si riscontrano in persone che vivono in diverse regioni geografiche; ad esempio le persone che vivono nelle regioni artiche hanno un metabolismo basale del 10-20% maggiore rispetto agli abitanti delle regioni tropicali.

Queste basi fisiologiche vanno in controtendenza rispetto ai vari centri estetici che pubblicizzano il dimagrimento attraverso camere a temperatura al di sopra della norma. Al massimo questi macchinari possono far perdere acqua e dunque indurre una disidratazione. Bisognerebbe inventare macchinari con temperature leggermente basse. Un buon compromesso è fare attività sportiva in acqua (nuoto, acquagym, pallanuoto) in quanto l’organismo spende più energia per termoregolarsi. Con il freddo dunque, almeno che non ci sia una scarsa funzionalità della tiroide, è possibile dimagrire più facilmente, con la precauzione di non mangiare in più (si sa che con il freddo aumenta la fame, proprio perché aumenta il metabolismo).  Si consideri che per aumentare il metabolismo basale del 30% bisognerebbe somministrare tre volte la quantità di ormoni tiroidei rispetto a quelli fisiologici. Il che significa effetti collaterali enormi cosa che conoscono bene molte persone che sono dimagrite con l’ausilio degli estratti tiroidei (TRIAC).

Una considerazione degna di nota di cui molti pazienti ipotiroidei si lamentano è che nonostante facciano una cura sostitutiva con ormoni tiroidei, non riescono più a perdere peso anche con diete più o meno drastiche. Questa caratteristica è dovuta allo scombussolamento del metabolismo e della termogenesi (che vedremo più avanti) che porta questa patologia.

L’ormone sessuale maschile, il testosterone, può far aumentare il metabolismo basale del 10-15%. Gran parte dell’effetto del testosterone sul metabolismo è dovuto alla sua azione anabolizzante che fa aumentare la muscolatura scheletrica. Ciò si nota negli adolescenti che nella fase di sviluppo dimagriscono facilmente. Molti soggetti che hanno carenza di testosterone possono aumentarlo attraverso uno sport di potenziamento. D’altro canto, donne con eccesso di testosterone (caratteristiche dell’irsutismo e dell’ovaio policistico) immagazzinano grasso viscerale all’interno della pancia e possono andare incontro a stati di insulino-resistenza e alterato metabolismo degli zuccheri.

L’ormone della crescita (GH) può far aumentare il metabolismo del 15-20%. I bambini in pieno accrescimento hanno un metabolismo più alto.

Una nota importante è da farsi sugli ormoni (testosterone, nandrolone, GH) che vengono somministrati nelle varie palestre per far aumentare il metabolismo e la massa muscolare. Anche se gli effetti possono essere quelli desiderati, non sono pochi gli effetti collaterali e le probabilità di incorrere in patologie serie.

Da quanto detto in un programma di dimagrimento è importante associare ad una dieta ipocalorica un costante attività fisica. Infatti l’attività fisica oltre ad aumentare la massa muscolare, induce un aumento del testosterone negli uomini e induce una produzione di ormoni (catecolammine) che come vedremo sono capaci di aumentare l’efficienza della termogenesi altra componente importante del metabolismo.

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