Alimentazione
ACQUA NATURALE O FRIZZANTE? ECCO QUALI SONO I BENEFICI DELLE MINERALI
Naturale o frizzante? È la prima domanda che fa il cameriere al ristorante, perché l’acqua non manca mai sulle tavole e nella dieta degli italiani.
In linea di massima, si tende a scegliere il tipo di acqua in base al gusto personale, ma andrebbe fatto almeno sul residuo fisso, ovvero il contenuto di sali minerali disciolti in un litro dopo la sua evaporazione a 180 gradi e su quelle che sono le esigenze fisiche di una persona. C’è acqua e acqua.
Non a caso i bambini hanno bisogno di un tipo di acqua, possibilmente poco mineralizzate, mentre le donne e gli intolleranti al latte devono puntare su quelle che hanno un buon apporto di calcio e magnesio, per prevenire l’osteoporosi, chi invece ha bisogno di favorire la digestione dovrebbe preferire quelle bicarbonate e così via.
Che differenza c’è tra acqua naturale e frizzante? Tutte le acque minerali contengono una piccola percentuale di anidrite carbonica.
La gassatura è praticamente impercettibile, mentre le acque in bottiglia hanno delle bolle tali che a volte salgono nel naso.
Ecco, in questo caso, l’anidrite carbonica viene aggiunta artificialmente. L’acqua naturale è un’acqua minerale non frizzante.
Qual è la migliore? Sono tutte ottime e come detto prima la scelta dovrebbe cadere sulle esigenze fisiche e biologiche.
È però possibile tenere presente che l’acqua frizzante (quindi con aggiunta di anidrite carbonica) è più sicura perché la CO2 è in grado di inibire o limitare la replicazione batterica.
Di contro, se avete problemi di gastrite è meglio scegliere un’acqua naturale leggera, perché il gas aumenta l’acidità gastrica.
Infine, un paio di raccomandazioni. Per preservare le caratteristiche dell’acqua in bottiglia bisogna fare molta attenzione alla conservazione: bisogna mantenere la bottiglia sempre chiusa ed evitare di esporla a fonti di luce diretta e di calore.
Inoltre, l’acqua confezionata va bevuta entro 12 mesi non perché il prodotto abbia una scadenza, ma perché la conservazione nella plastica o nel vetro deve avere una durata limitata.